#33 La politica nelle parole
TW: Questa newsletter contiene parole molto offensive. È politica e scomoda, le protagoniste sono le parole di cui ci riappropriamo.
¿Quién soy?
Soy lo que quiero ser: soy hermana, soy amante y
amiga de quien quiero ser.Afirmo que la puta es mi madre
y que la puta es mi hermana
y que la puta soy yo
y que todos mis hermanos son maricones.
No nos basta enunciar ni vocear nuestras diferencias:
Soy mujer,
Soy lesbiana,
Soy india,
Soy madre,
Soy loca,
Soy puta,
Soy vieja,
Soy joven,
Soy discapacitada,
Soy blanca,
Soy morena,
Soy pobre.María Galindo, “Feminismo urgente. ¡A despatriarcar!”, 2013
Hai appena letto l’esergo di Lectura fácil, romanzo della scrittrice andalusa Cristina Morales. L’ho sentito recitare a voce alta la settimana scorsa, dal vivo, durante un incontro del Festival di Letteratura Italiana di Barcellona; ho avuto difficoltà a trattenere le lacrime di rabbia e fierezza che queste parole mi hanno suscitato.
María Galindo, attivista transfemminista boliviana, ha scritto il testo dell’esergo molti anni fa per recitarlo sul palco della giornata del Movimiento Gay messicano. Lo ha dedicato a tutte le persone «che…
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