15 Commenti
Avatar di User
Avatar di Marco Bastian Stizioli

Sono d’accordo su tuttissimo 💖. Una nota sulla PrEP: l’informazione andrebbe data a tutte le persone perché possono fungere anche da passaparola e parlarne ad amichə. Per quanto riguarda chi ha rapporti esclusivamente vulva-vulva non è consigliata la PrEP ché rischio HIV nei rapporti vulva-vulva è considerato non rilevante, a meno che non faccia uso di sostanze per via iniettiva e scambi strumenti. Questa cosa dobbiamo dirla ché negli anni ho testato per HIV tantissime donne cis lesbiche ché però non avevano fatto il vaccino HPV, cosa di cui invece sono a rischio (come chiunque abbia rapporti sessuali che coinvolgano i genitali, anche non penetrativi e non orali). Come sono a rischio di sifilide, test che tante persone ché pensano esista solo HIV. Ma a differenza di HIV ché si trasmette solo con sesso penetrativo insertivo ricettivo anale e vaginale, la sifilide si contrae anche col sesso orale sia ricevuto che fatto.

Ovviamente non bisogna esclude a prescindere dalla PrEP le persone con vulva che fanno sesso solo con altre persone con vulva. Va valutato caso per caso e noi operatori abbiamo l’onere (e l’onore) di rassicurarle e dirle che il per HIV non corrono rischio.

Scusa lo spiegone

Expand full comment
Avatar di Alice Orrù

Grazie mille per lo spiegone, invece, altroché! 🥹

"L’informazione andrebbe data a tutte le persone perché possono fungere anche da passaparola e parlarne ad amichə": questa cosa è importantissima, effettivamente avrei potuto specificare meglio che si tratta di raccomandazioni che nessuna donna che conosco ha mai ricevuto durante una visita - a prescindere dal suo orientamento.

Sempre grazie tantissimo per il lavoro che fai 💙

Expand full comment
Avatar di Carlo Martello

È una mia fissazione, perdonami, mi permetto di chiederti: al di là del numero della newsletter, bellissimo anche più del solito, le conversazioni con le donne che ti hanno parlato delle loro esperienze sono state registrate e archiviate in qualche modo? Dimmi di sì, ti prego :D

Perché questi sono e saranno documenti importantissimi e servono le fonti.

Se invece non è stato così, pace. Scrivo questo commento proprio per fare presente la cosa e magari in futuro tu o chi legge archivierà. È la nostra storia e nessun* la registra per noi.

Expand full comment
Avatar di Alice Orrù

Ciao Carlo, no purtroppo non sono registrate e prima di leggere il tuo messaggio non ci avevo pensato. Ma hai perfettamente ragione, e credo di aver letto qualcosa di tuo sul tema. Non stiamo registrando queste storie e sappiamo bene che affidarle alle piattaforme su cui scriviamo non basta. Grazie!

Expand full comment
Avatar di Carlo Martello

Vabe', ma non è mai troppo tardi. Il passato è passato, pure io non ho archiviato cose importanti perché non ci ho pensato.

Tu, io, chiunque per quello di cui si occupa, se è rilevante, può iniziare a farlo.

Poi esistono già degli archivi, ci si può appoggiare pure a loro. Non so in Spagna, ma sicuramente ci sono pure lì :)

Expand full comment
Avatar di Alice Orrù

Sicuramente esistono anche qui, ora mi è venuta la curiosità di vedere cosa c'è nei dintorni. Grazie per l'idea!

Expand full comment
Avatar di Elena Panciera (she/they)

Che newsletter potentissima, Alice! Grazie. Dobbiamo parlarne ancora tanto, di salute sessuale, e tra noi. E pretendere informazioni chiare dalle figure professionali che dovrebbero curarci. L'unico modo per farlo è studiare e parlarne tra noi, sì. Per questo è fondamentale il lavoro di Marco Bastian Stizioli per esempio - mia fonte principale su questi argomenti.

Expand full comment
Avatar di Alice Orrù

Al lavoro di Marco dobbiamo tanto, sì. ❤️

Pensavo a quanto sia difficile pretendere informazioni chiare, a volte, anche questo è uno scoglio importante: per questo credo sia fondamentale parlare di questi temi e aprire le porte anche a chi, leggendo, può accendere nuove lampadine.

Expand full comment
Avatar di Enrica Nicoli Aldini

Santa pace, direbbe una mia amica! Mentre leggevo queste testimonianze, mi interrogavo su come potrebbe essere la situazione negli Stati Uniti, che lungi da essere un'oasi felice sulla salute femminile e LGBTQ+, è comunque un po' più "avanti" del Sud Europa nella maniera in cui si concepisce l'esistenza di identità e orientamenti diversi da quelli imposti dalle strutture patriarcali e religiose. Ricordo le facce giudicanti delle ginecologhe di un consultorio di Milano... niente a che vedere con l'accoglienza ricevuta negli Stati Uniti. Anche i formulari di entrata sono inclusivi della molteplicità di orientamenti relazionali/sessuali o modalità di fare sesso... o così almeno sembrano dal mio punto di vista eterocis: mi incuriosisce capire come se è così anche dal punto di vista di chi non si identifica come eterocis. Farò qualche ricerca! Grazie di questo episodio importantissimo!

Expand full comment
Avatar di Alice Orrù
5dModificato

I formulari medici degli USA sono esempi che ho usato spesso per formazioni sulla UX e i linguaggi inclusivi, c'è proprio un oceano - anche metaforico - di distanza! Se riesci a stanare qualche informazione preziosa anche dal punto di vista di persone non eterocis ti leggero con un saaaaaacco di curiosità. Grazie!

Expand full comment
Avatar di Enrica Nicoli Aldini

Aggiunto alla lista di cose (belle) da fare! Ti farò sapere!

Expand full comment
Avatar di Anna Aresi

Tempo fa avevo ascoltato il podcast "The Midwife Crisis", fatto da due ostetriche americane(midwives): una nera e l'altra queer. L'avevo trovato molto, molto interessante e informativo. Forse lì si trova qualche spunto ;)

Comunque una cosa che ho già detto a Enrica è che secondo me è troppo interessante la scissione, in USA, tra il mondo dei ginecologi e quello delle ostetriche: da un lato l'espressione suprema dell'establishment medico, dall'altra le eredi della black midwifery e di Ina May Gaskin (che una grandissima ostetrica e hardcore hippie). E le ostetriche sono quasi tutte attiviste: chi lavora anche a planned parenthood, chi organizza le proteste. Qui in Rhode Island sono riuscite a far passare un bill che permette alle doule di essere coperte dalle assicurazioni (entrato in vigore qualche mese dopo la nascita del mio ultimo, mannaggia!). Comunque, è un mondo davvero affascinante di cui non so se esiste il corrispettivo in Italia/Europa.

Expand full comment
Avatar di Alice Orrù

Ne so davvero pochissimo, Anna, quindi grazie per questo commento super interessante!

Expand full comment
Avatar di Elena Canovi

concordo! è anche rarissimo trovare professionistɛ che sappiano cosa significa asessuale e lo rispettino per ciò che è, cioè un orientamento sessuale e non qualcosa da patologizzare necessariamente. inoltre a me, da persona non binary, urta anche il fatto che, per esempio nelle brochure destinate a persone AFAB, si usi solo la parola "donna" e che immancabilmente siano rosa o tutt'al più violette, richiamando un immaginario rigorosamente binario, pure un po' infantilizzante. forse un po' meno stereotipi gioverebbero!

Expand full comment
Avatar di Alice Orrù

Stendiamo un velo pietoso sulle palette di colore che di solito campeggiano negli studi ginecologici... E purtroppo sul linguaggio dei materiali informativi, oltre che del personale medico, c'è ancora tantissimo da fare 😓

Expand full comment