#31 Ma tu viaggi o fai turismo?
Riformulare il nostro modo di viaggiare e di parlare di viaggi.
Durante una delle mie ultime pulizie di stagione su Instagram, ho rimosso dalla lista delle persone seguite un buon numero di travel blogger.
Ho seguito un principio molto basico ed eliminato tutti gli account che facevano uso di:
frasi sulla falsariga di “non hanno nulla eppure sorridono sempre”;
foto di bambini — quasi sempre non bianchi, vedi le coincidenze — con il volto ben in vista, magari scattate per strada o pubblicate senza evidente consenso di una persona adulta;
racconti di viaggio scritti come un bel collage di nozionismo wikipediano e superficialità eurocentrica.
Ero tentata di applicare il filtro anche a chi sostiene di “essere unə verə viaggiatorə, non unə turista”, ma lì la pulizia si sarebbe trasformata in un eccidio.
Anche perché, ti dico la verità, io per prima ho rifiutato per anni l’etichetta di turista. Viaggiavo con lo zaino in spalla. Evitavo gli hotel e i resort. Cercavo l’esperienza autentica, la cucina locale, la comunicazione c…
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