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Avatar di Sudestada

Questo tuo articolo mi ha toccato molto da vicino, non sai quante volte mi hanno storpiato il nome a scuola e quanto mi faceva male! Rocío è diventato "frocio", "Rocio" (pronunciato come si dice in italiano, senza nemmeno chiedermi come pronunciarlo), mocio vileda ecc ecc. C'è molta cattiveria nei confronti delle persone straniere, e questo è dimostrato già dal fatto che ti viene negato anche il tuo stesso nome. Non tuttə sono così, per fortuna, ci sono anche persone che vogliono sapere da dove deriva il mio nome e come pronunciarlo. Forse il nome straniero è un po' come un termometro che ti permette di capire chi hai davanti prima ancora che ti parli, no? Un abbraccio!

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Avatar di Anna Mayer - Panepanna

Se mi succede a me in Spagna, figurati cosa può succedere con un nome più complicato.

Nel mio caso visto che non sento discriminazioni razziste, solo sciatteria, la strategia ogni volta che qualcuno mi scrive Hola Ana è rispondere modificando il suo nome. Hola Pilastro, Hola Albert, Hola Lucy.

La scusa anche qui è l'auto correttore, in questo caso perché il nome è troppo simile a quello spagnolo, ma io insisto sempre: soy Anna con dos n, Ana es otro nombre, no soy yo. Non lo capiscono ma sorridono.

Se è così fastidioso per me, in cui appunto sono molto meno i punti di attrito per questa ragione, non posso immaginare cosa voglia dire per una persona razzializzata.

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