La lettura come posto sicuro dove dissociarmi in santa pace, e un film per riflettere sulle parole che un tempo sono state impronunciabili. E che, a volte, purtroppo lo sono ancora.
Newsletter bellissima per iniziare la settimana col botto! Ho aggiunto tutto alla wishlist, grazie di cuore. Un saluto da una città piena di bandiere arcobaleno 🌈
Ho tantissime cose da dire su questa newsletter e la prima è che ho pensato che fosse arrivata di domenica invece che di lunedì (e invece ma è lunedì ma sembra festa, perché sono in Italia :)).
La seconda è che che Intraducibles mi sembra un progetto bellissimo e lo vorrei leggere anche io. Idem per Dzuvljarke.
Idem per The Children's Hour.
La terza è grazie per aver parlato di Chispas.
La quarta che è la bambina dissociata sono io (ed è una parola che spesso usiamo in senso negativo ma che possiamo rivalutare, come radicale). Avrei altro ma mi fermo qui :)
Di "The children's hour" ne avevo già sentito parlare (sono super fan di Audrey Hepburn), lo recupererò senz'altro! Che film coraggioso per i tempi, davvero. Condivido con te la riflessione sulla lettura, è l'unica attività che giustifica e nobilita il dissociarsi dal mondo, cosa che ultimamente almeno per me è sempre più necessario.
Un film coraggioso che inevitabilmente mi ha fatto chiedere: ma senza quel codice Hays così censurante, quanto sarebbe più lunga e popolata la storia della cinematografia queer? Mi dispiace quando sento persone affermare polemicamente che ora "tutti i film sono queer" (generalizzazione frequente durante le mie formazioni): lavori come quello di Wyer ci ricordano che le storie LGBTQ+ vengono raccontate da taaaaaanto tempo, sono solo state molto ostracizzate e occultate.
Anche io super fan di Hepburn! Colpa del film di Colazione da Tiffany (che poi mi ha portato al libro che penso sia diventato purtroppo un po' una delle basi della mia personalità 🥲). Tu come sei arrivata a Hepburn?
Ho visto forse prima "Sabrina" e "Vacanze romane", poi ho iniziato a leggere cose sulla sua vita, che è stata tristissima (da bambina voleva diventare ballerina di danza classica, ma durante la Seconda guerra mondiale non aveva da mangiare e il suo corpo non si è mai davvero ripreso e fu giudicato "non adatto") e poi mi sono innamorata anch'io di "Colazione da Tiffany", come non amarla in quel film? Pensa che Truman Capote non la voleva per la parte di Holly Golightly, avrebbe preferito Marylin Monroe (che rifiutò, tiè!)
Newsletter bellissima per iniziare la settimana col botto! Ho aggiunto tutto alla wishlist, grazie di cuore. Un saluto da una città piena di bandiere arcobaleno 🌈
Grazie, Laura. Evviva le città friendly! 🏳️🌈
Ho tantissime cose da dire su questa newsletter e la prima è che ho pensato che fosse arrivata di domenica invece che di lunedì (e invece ma è lunedì ma sembra festa, perché sono in Italia :)).
La seconda è che che Intraducibles mi sembra un progetto bellissimo e lo vorrei leggere anche io. Idem per Dzuvljarke.
Idem per The Children's Hour.
La terza è grazie per aver parlato di Chispas.
La quarta che è la bambina dissociata sono io (ed è una parola che spesso usiamo in senso negativo ma che possiamo rivalutare, come radicale). Avrei altro ma mi fermo qui :)
Ciao bambina dissociata – evviva la riabilitazione positiva delle parole!
Ti posso prestare entrambi i libri, of course 💙
Intraducibles in particolare è proprio bello anche da sfogliare, un vero progetto di memoria collettiva, sia testuale che visiva.
Il film, invece, possiamo aggiungerlo alla lista del nostro cineforum ideale (😅), io lo rivedo molto volentieri.
Cineforum, club del dibattito: aspetta che saluto tutti i miei clienti perché ho voglia di fare solo questo 👋👋👋
Meriteremmo di ricevere un supporto economico per i nostri fantastici pipponi 💸
Di "The children's hour" ne avevo già sentito parlare (sono super fan di Audrey Hepburn), lo recupererò senz'altro! Che film coraggioso per i tempi, davvero. Condivido con te la riflessione sulla lettura, è l'unica attività che giustifica e nobilita il dissociarsi dal mondo, cosa che ultimamente almeno per me è sempre più necessario.
Un film coraggioso che inevitabilmente mi ha fatto chiedere: ma senza quel codice Hays così censurante, quanto sarebbe più lunga e popolata la storia della cinematografia queer? Mi dispiace quando sento persone affermare polemicamente che ora "tutti i film sono queer" (generalizzazione frequente durante le mie formazioni): lavori come quello di Wyer ci ricordano che le storie LGBTQ+ vengono raccontate da taaaaaanto tempo, sono solo state molto ostracizzate e occultate.
Anche io super fan di Hepburn! Colpa del film di Colazione da Tiffany (che poi mi ha portato al libro che penso sia diventato purtroppo un po' una delle basi della mia personalità 🥲). Tu come sei arrivata a Hepburn?
Ho visto forse prima "Sabrina" e "Vacanze romane", poi ho iniziato a leggere cose sulla sua vita, che è stata tristissima (da bambina voleva diventare ballerina di danza classica, ma durante la Seconda guerra mondiale non aveva da mangiare e il suo corpo non si è mai davvero ripreso e fu giudicato "non adatto") e poi mi sono innamorata anch'io di "Colazione da Tiffany", come non amarla in quel film? Pensa che Truman Capote non la voleva per la parte di Holly Golightly, avrebbe preferito Marylin Monroe (che rifiutò, tiè!)